Il Golfo di Policastro è una baia naturale compresa fra tre regioni, Campania, Basilicata e Calabria. Il limite più a nord del golfo e la Punta degli infreschi nel Comune di Camerota ed in Provincia di Salerno. Il limite a sud è invece rappresentato da Capo Scalea, nell’omonimo Comune in provincia di Cosenza.
La parte Campana del Golfo di Policastro rientra nel Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano.
Le principali località partendo da quella più a Nord sono:
Il mare che lo bagna è il Mar Tirreno. Il Golfo annovera tra le sue splendide località il Comune di Maratea che con le sue frazioni Acquafredda e Marina di Maratea che sono l’unico tratto costiero della Regione Basilicata su questo mare.
Il golfo prende il nome dalla cittadina centrale che è appunto Policastro Bussentino, frazione del Comune di Santa Marina, in passato denominata “Pixous” durante il periodo della Magna Grecia e “Buxentum” durante la successiva epoca romana.
In epoca antica il Golfo di Policastro è stato chiamato “Sinus Vibonensis” e “Sinus Laus”. Il primo modo prendendo il nome dalla parola latina “Sinus” che vuol dire “Golfo” e “Vibonensis”, ossia “di Vibonati”, cittadina costiera situata in provincia di Salerno.
Le tracce storiche di questo appellativo sono riprese dalla “Naturalis Historia” di Plinio il Vecchio. Il secondo invece proviene da “Sinus” e “Laus”, antica polis della Magna Grecia che stranamente era fuori dal Golfo e che corrisponde all’attuale cittadina di Santa Maria del Cedro.
