Tra i malanni più diffusi del periodo invernale e in generale ad ogni cambio di stagione, troviamo la tosse. Molto spesso, insorge come conseguenza a bruschi cambianti di temperatura.
E’ doveroso fare una distinzione tra tosse secca e tosse grassa. La prima è la diretta conseguenza di faringiti e della successiva irritazione dei tessuti che porta allo stimolo della tosse.
La seconda è caratterizzata dalla presenza di catarro. Il catarro è un’ iperproduzione di muco dovuta a infiammazione o infezione batterica o virale. La tosse non è che un tentativo da parte del nostro organismo di espellere tossine, particelle irritanti, batteri,e microbi, pertanto sopprimere il sintomo in questo caso risulta inutile ed anche pericoloso.
La stagnazione del muco e del catarro, infatti può portare all’insorgere di dolorose otiti e sinusiti.
La tosse è una patologia colloidale questo significa che i nostri organi emuntori sono carichi di colle (sostanze di rifiuto che si formano nell’organismo in conseguenza ad un’alimentazione troppo ricca di zuccheri e grassi e che hanno come conseguenza il rallentamento generale nel fluire dei liquidi corporei)
Come interviene il naturopata sulla Tosse:
Consiglia di puntare sulla prevenzione, rafforzando il sistema immunitario:
- lunghe passeggiate in luoghi naturali ponendo attenzione ad una respirazione consapevole
- cicli di di Echinacea e dell’ oligoelemento Rame da inizio agosto
- dieta povera di farine bianche e zuccheri raffinati, no a latte e latticini.
Consiglia un drenaggio epatico; utile in questo caso il macerato glicerico di Castanea Vesca. Consiglia il riequilibrio della flora batterica ad esempio con Juglans Regia sempre in macerato glicerico.
Per facilitare l’espettorazione e la fluidificazione del muco si consiglia Plantago Lanceolata T.M, oppure i caso di tosse secca Carpinus Betulus antispasmodico e antitussigeno. Utile ripristinare un buon funzionamento intestinale attraverso cicli di riflessologia plantare che andranno anche a drenare e sostenere fegato e cistifellea.