Lo stomaco è il primo organo in cui arriva il cibo masticato. Ha dunque la funzione primaria di accogliere ed accettare. Questo organo è un contenitore in cui vengono raccolte e assorbite le impressioni del mondo esterno.
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Cosa accoglie lo stomaco?
Il cibo e il nutrimento vengono raccolti e accolti in questo formidabile organo fatto a sacca.
La capacità di accogliere è caratterizzata da tre qualità, che costituiscono il principio o polo femminile. Queste caratteristiche sono:
- apertura;
- disponibilità;
- passività.
Cosa ci comunica lo stomaco?
Dal punto di vista psicologico, lo stomaco è strettamente collegato con la capacità di “sentire” e aprirsi ai sentimenti. Se una persona allontana dalla propria coscienza la capacità di sentire, questa dovrà passare per il corpo causando squilibri che potranno produrre patologie quali gastriti o ulcere.
Significato simbolico per gli uomini
Oltre alla capacità di accogliere (polo femminile), troviamo nello stomaco anche il principio maschile legato alla produzione ed emanazione dei succhi gastrici che simbolicamente rappresentano l’aggressività.
Ecco quindi che se non si riesce ad esprimere la propria aggressività o a viverla accettandola, essendo quindi costretti a “inghiottire bocconi amari”, il principio viene somatizzato e si esprime sul piano fisico. Lo stomaco produrrà per reazione succhi gastrici in quantità maggiori, che potranno causare patologie gastriche.
Fondamentalmente il malato allo stomaco ha grosse problematiche da indagare e risolvere: il proprio rapporto con l’aggressività e la conseguente capacità di mediare i conflitti con il mondo esterno. Infatti, le malattie dello stomaco, possono essere ricondotte a due cause:
- non esprime affatto l’aggressività (ingoia tutto);
- è esageratamente aggressivo.
In entrambi i casi, quello che manca è la fiducia in sé stesso.
Il significato simbolico della digestione
È sapere comune che un cibo mal masticato (la masticazione ci riporta al principio maschile dell’aggressione e della distruzione) viene anche mal digerito.
Chi soffre di stomaco è un individuo che non può permettersi alcun conflitto. Desidera inconsciamente tornare all’infanzia, ovvero il periodo della vita in cui i conflitti sono minori. Il desiderio di deresponsabilizzarsi rispecchia il fatto che lo stomaco vuole tornare alle pappine a cibi passati o filtrati, che in un qualche modo sono stati già processati e passati al setaccio.
Le malattie che riguardano quest’organo hanno sovente a che fare con l’incapacità a prendere coscienza dei propri sentimenti, delle proprie sensazioni. È presente nell’inconscio una nostalgia e un desiderio di dipendenza rispetto alle cure ricevute durante l’infanzia.