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Sostanze pericolose, le prime 5 da evitare durante la spesa!

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Spesso quando andiamo a fare la spesa ci imbattiamo inconsapevolmente in sostanze pericolose (o potenzialmente tali). Siamo attirati dalle confezioni dai colori confortanti e dal packaging invitante, il marketing e la pubblicità fanno il resto, ma le nostre scelte su ciò che mettiamo in pancia dovrebbero essere più consapevoli e volte alla conservazione della nostra salute.

L’industria alimentare mette sul mercato migliaia di prodotti contenenti additivi spesso dannosi per la nostra salute, se poi i prodotti confezionati sono rivolti ai bambini il rischio aumenta.

Ma a che cosa dobbiamo stare attenti  quando mettiamo un prodotto nel carrello? Cosa saggia sarebbe leggere attentamente le etichette confrontare data di produzione e di scadenza. Ad esempio se la data di scadenza è molto lontana significa che il prodotto alimentare in questione contiene molti più additivi e conservanti.

E’ utile controllare la provenienza, prediligendo per quanto riguarda cereali e derivati quelli provenienti dal nostro paese. Nella scelta di cereali e farine integrali è preferibile scegliere gli alimenti provenienti da coltivazioni Bio appunto perchè il grano e i cereali non decorticati trattengono tutte le sostanze potenzialmente pericolose sulla buccia.

Quali sono le sostanze pericolose?

1 – L’ Olio di palma,

dannoso per la salute del sistema cardiocircolatorio in quanto possiede un ‘elevata percentuale di grassi saturi 50% non controbilanciati da un’adeguata quantità di acidi grassi polinsaturi benefici.

2 – L’ Olio di Colza,

ricco di acido erucico, lipide cardiotossico che ha ripercussioni sulla crescita e crea disturbi a carico del fegato.

3 – I Solfiti,

sono additivi alimentari che vengono usati per la conservazione dei prodotti e bevande confezionati. I solfiti sono allergizzanti e possono provocare asma in soggetti predisposti, cefalee e malassorbimento di vitamine soprattutto (quelle del gruppo B). Nelle etichette li troviamo con le diciture da: E220 a E 228  ed è molto probabile trovarli nei seguenti alimenti:

  • zucchero,
  • vino,
  • aceto,
  • birra,
  • insaccati,
  • frutta disidratata,
  • conserve sott’olio,
  • preparati per purè,
  • latticini,
  • frutti di mare.

Per legge devono essere segnalati con la dicitura “contiene solfiti”.

Per L’ Organizzazione Mondiale della Sanità la dose massima accettabile è dello 0,7 milligrammi per kg di peso corporeo.

4 – Glutammato Monosodico (E620). 

Presente classico “dado da cucina” ma anche in quasi tutti piatti pronti, è una delle cause principali delle cefalee alimentari. Tra le sostanze pericolose che più facilmente mettiamo ignaramente nel carrello della spesa. Può provocare nausea e squilibri ormonali, obesità, ritenzione idrica e alterazione della flora batterica intestinale.

5 – Bisfenolo A (BPA),

è un ormone sintetico che secondo alcuni studi potrebbe avere effetti nello sviluppo pre e post natale del nascituro. Si trova in alcune materie plastiche utilizzate per la produzione di contenitori alimentari. Questa sostanza è stata bandita dall’UE nel 2011 per i biberon in policarbonato destinati ai lattanti. Purtroppo è ancora presente nelle lattine per la conservazione di bibite, alimenti in scatola e bottiglie di plastica per acqua e bibite.

Video sul Bisfenolo A

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Sono una Naturopata. Da sempre fin da bambina ho mostrato  interesse per erbe e piante medicamentose. I miei nonni abitavano in campagna e andavo a cercarle con loro. Ricordo la camomilla messa ad essiccare e poi gustata in infuso. Ho approfondito frequentando diversi seminari. Posso dire di essere riuscita a debellare l’emicrania dalla mia vita attraverso le tecniche che ho appreso. Il modo di approcciare alla vita è sempre stato importante per me. Ho conseguito il primo e secondo livello Reiki e mi sono iscritta alla scuola di naturopatia di Genova, sono affiliata all’Universite Europeenne Jean Monnet di Bruxelles. Il mio percorso è stato gratificante ma l’ho affrontato con sacrificio e grande tenacia, lavorando e studiando.

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