L’epifisi è una piccolissima ghiandola endocrina posta al centro del cranio, a forma di pigna e per questo prende anche il nome di ghiandola pineale. La ghiandola nel neonato non ha raggiunto ancora la maturazione completa, che si attua invece intorno ai 3 anni. Man mano, con il passare degli anni, la pineale ridurrà la sua attività.
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Importanza dell’epifisi
L’epifisi secerne un importantissimo ormone fondamentale per la salute psicofisica del nostro organismo: la melatonina. La melatonina è un ormone che viene attivato dall’epifisi durante le ore notturne, in assenza di luce. Inoltre, regola i ritmi circadiani ed è quindi strettamente collegata alla durata e alla qualità del sonno. La melatonina ha anche una potentissima azione antiossidante e immunostimolante; recenti studi ne hanno confermato anche le proprietà antitumorali.
Epifisi e terzo occhio
La ghiandola epifisi altro non è che quello che in alcune culture viene chiamato “terzo occhio”, la parte più metafisica del cervello, situata in corrispondenza del sesto chakra, in mezzo alle sopracciglia. La ghiandola è in grado di percepire vibrazioni sottilissime e di andare oltre la percezione dei cinque sensi. Durante il sonno la ghiandola pineale produce anche una sostanza psichedelica (DMT) capace di amplificare le nostre percezioni, soprattutto nella fase REM.
Come stimolare il lavoro dell’epifisi
Per mantenere in buono stato la ghiandola pineale è importante seguire i ritmi della natura: svegliarsi e coricarsi presto, mangiare sempre alle stesse ore. È anche importante fare yoga e meditazione. Un ruolo fondamentale è dato dall’esposizione ai raggi solari, o comunque alla luce, durante il giorno.
Cosa ostacola il buon funzionamento dell’epifisi
Almeno un’ora prima di coricarsi per dormire andrebbero spenti tutti i dispositivi elettronici quali:
- cellulari;
- PC;
- tablet;
- schermi luminosi in generale.
Il fluoro sarebbe responsabile in parte della calcificazione della ghiandola pineale.