Siamo cio’ che mangiamo,la buona nutrizione è alla base delle nostra salute, questo è ormai assodato. La dieta alcalina si basa sulla tesi che alimentarsi con cibi acidi incide sul bilancio acido – base dell’organismo umano che quando sano ed in equilibrio dovrebbe aggirarsi tra 7 e 7.45.
Con questi valori secondo alcuni studi il corpo mette in atto un processo di autoguarigione. Al contrario un ph acido aziona la perdita di sali minerali importanti per la nostra salute come calcio e magnesio componenti essenziali dello scheletro e dei denti.
Alcalinizzare significa consumare ogni giorno il 70% – 80% di cibi alcalini.
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Ma quali sono i valori in cui si può classificare il ph?
Inferiore al valore 7 siamo il ph viene considerato acido, 7 rappresenta un valore neutro, superiore a 7 siamo in una fascia di valore alcalino.
La dieta alcalina aiuta a prevenire le infiammazioni, riduce l’abbassamento delle difese immunitarie, aiuta a contrastare sovrappeso e ritenzione idrica. Alzando il Ph , verso un valore basico si riduce notevolmente la formazione di radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare.
Quali sono gli alimenti alcalinizzanti?
- Cereali integrali (riso, quinoa, miglio)
- Verdure, specialmente a foglia verde.
- Tuberi (patate, carote; zucchine)
- Frutta quasi tutta fatta eccezione per arance, ananas e ribes
- Il limone contrariamente a quanto si potrebbe pensare è un potente alcalinizzante.
- Acqua naturale, ancora meglio se ionizzata (esistono dei sistemi di trattamento che si possono applicare anche ai rubinetti di casa…
- Frutta secca soprattutto mandorle
Quali sono gli alimenti acidificanti?
- Carne soprattutto rossa
- Latticini soprattutto vaccini
- Uova
- Cereali raffinati
- Zucchero raffinato.
- Caffè
- Alcolici.
Lo stile di vita è importante, una moderata attività fisica quotidiana all’aperto aiuta l’ossigenazione e il bilancio acido – base, ricordo che un’attività troppo intensa genera acido lattico, che sposta notevolmente il bilancio verso l’acidosi.