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Depuratori d’acqua, quale scegliere?

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depuratori acqua quale scegliere

I depuratori d’acqua possono sostituire le bottiglie di plastica? L’acqua in bottiglia ci da davvero tutta la sicurezza che speriamo? Il suo consumo cosa provoca  all’ambiente? Quali sono le alternative? In questo articolo cercheremo di fare definitivamente chiarezza su questi quesiti. Lo faremo tenendo presente i dati oggettivi che sono ormai di dominio pubblico.


Chiunque abbia qualche annetto in più, sicuramente ricorda che fino a qualche decennio addietro era molto comune bere acqua della rete idrica. La maggior parte delle bottiglie che si trovano nei negozi e nei bar era quasi totalmente in vetro.

Con l’avvento del PET (acronimo e link) in qualche anno c’è stata una rivoluzione, la quasi totalità delle bottiglie in commercio è diventata proprio in questo fantastico materiale innovativo… Più pratico, più economico, più leggero, per quale motivo non si sarebbe dovuto scegliere questa alternativa alle classiche bottiglie in vetro? Questa storia la sapete già, inutile dilungarsi…

Depuratori acqua, validi sostituti?

Già da tempo sono armai diffusissimi i depuratori d’acqua, ce ne sono centinaia di modelli e tipi diversi. La domanda che i meno esperti si fanno spesso è:

“I depuratori d’acqua, possono farci sostituire la classica acqua in bottiglia?”

Anche se per i motivi più disparati, popolarmente non ne siamo convinti l’acqua del rubinetto è la migliore acqua che possiamo bere.

Le bottiglie in PET sono sicure?

All’inizio questo derivato del petrolio è stato promosso come l’alternativa perfetta alle classiche bottiglie in vetro, troppo pesanti, fragili, costose… “Peccato” che negli anni le ricerche sono andate fortunatamente avanti. Infatti si è scoperto che il PET pur avendo caratteristiche che lo rendono molto versatile ed economico, tanto sicuro per la salute e per l’ambiente non è.

Addirittura recentemente la Commissione Europea ha finalmente “scelto” di prendere in considerazione quello che già da diversi anni gli studiosi di tutto il mondo cercavano di mettere in evidenza. Tra le varie sostanze nocive contenute, il “Bisfenolo A” (BPA), è sicuramente quello più dannoso. La pericolosità del BPA è maggiore a temperature che superano i 45° Centigradi, infatti questa sostanza viene rilasciata nel liquido che vi è a contatto. Come è facile intuire queste temperature sono facilmente raggiungibili semplicemente esponendo i pallet contenenti le bottiglie d’acqua al sole. Non solo, durante il trasporto (quasi interamente a mezzo TIR) possono tranquillamente superarle, nei cassoni telonati non provvisti di climatizzazione.


Nel video qui sotto potrai trarre più informazioni su questo composto organico.


Per avere maggiori informazioni riguardo allo stoccaggio e al trasporto di acqua, prova semplicemente a chiedere maggiori informazioni al tuo Supermercato di fiducia.

Sicuramente avrai notato la scritta BPA FREE sulle etichette delle bottiglie del latte dei bambini e delle borracce.

Alternative alle bottiglie di plastica PET.

Recentemente esistono diverse alternative al PET con pari caratteristiche di versatilità di utilizzo, uno di questi materiali è il Tritan. Questo materiale è estremamente sicuro per la salute umana ed è molto resistente. Purtroppo non si può dire che sia adatto a sostituire completamente le classiche bottiglie di plastica, non è abbastanza economico per essere usato su larga scala.

Un’altra alternativa potrebbe essere rappresentata da un ritorno alle bottiglie in vetro un tempo boicottate, attraverso la filiera di riciclo si potrebbero abbattere di non poco i costi legati alla produzione. Le ultime come tutti sappiamo, esaltano per giunta le proprietà organolettiche dell’acqua contenuta.

E’ vero! Spesso l’acqua viene catalogata come “incolore e insapore”… Ma è proprio cosi? A ciascuno la possibilità di giudicare! Sicuramente l’acqua nella bottiglia di vetro si conserva meglio! Questo è innegabile!

L’acqua della rete idrica è sicura?

Come potrai constatare nell’infografica sui Numeri delle bottiglie di plastica, siamo stati oggetto di una delle più grandi operazioni di marketing di tutti i tempi.

Nel tempo alcune aziende hanno stabilito un vero e proprio monopolio su un bene primario che dovrebbe essere di beneficio pubblico. L’acqua infatti come altri elementi naturali (gas, petrolio, oro, rame ecc…) non dovrebbe essere negata a nessuno.

Ovviamente c’è da tenere in considerazione che le aziende ed i consorzi che la rendono fruibile, offrono comunque un servizio che ha dei costi di gestione. Quindi parlare di sfruttamento di un bene comune potrebbe essere populistico.

Nelle nostre case abbiamo già la nostra acqua, fruibile e potabile. Dai rubinetti delle nostre abitazioni sgorga l’acqua più sicura che si possa desiderare. Esistono direttive e controlli molto serrati.

Qual’è l’acqua più controllata?

Obbligatoriamente gli acquedotti, come ben disciplinato dal Ministero della Salute, devono effettuare periodicamente dei controlli. Più precisamente almeno 4 all’anno. Per assurdo i gestori di licenze per l’attingimento dell’acqua destinata all’imbottigliamento, “solo” almeno 1 all’anno.

Come è facilmente deducibile, l’acqua del rubinetto è paradossalmente più sicura. Tutti i gestori di acquedotti devono attenersi a rigidi protocolli riguardo alla depurazione. Mediante l’aggiunta di sostanze potabilizzanti come ad esempio il cloro, vengono scongiurati i rischi legati alla proliferazione batterica.

Confrontiamo i costi tra acqua in bottiglia e acqua del rubinetto.

” Questo costo dipende molto dal consumo e dalla tipologia di utenza. Prendiamo comunque a riferimento un’utenza standard e dunque entro 30 metri cubi di consumo (si parla di un’utenza domestica residente regolarmente allacciata all’acquedotto, alle fognature ed agli impianti di depurazione).
In questo caso abbiamo un costo di circa € 1,37 al metro cubo che aumenta ad € 2,88 in caso di consumo dai 30 ai 90 metri cubi. Per un consumo che va dai 90 ai 200 metri cubi si arriva ad € 3,61. Devi anche aggiungere un costo fisso annuo, sempre prendendo a riferimento un’utenza standard la quota è di circa € 56,00. “

Fonte: greenlies.it/

Sul mercato invece 1000 litri di acqua in bottiglia costano mediamente tra i € 190 e i € 400. E evidente la disparità (costo di 1000 litri d’acqua dell’acquedotto da € 1,37 a € 2,88). Non sono stati prese in considerazione le confezioni contenenti bottiglie da 0.5 l ma solo quelle da 1,5 l.

Fonte Dati: prontospesa.it

Certamente, i costi connessi alla produzione, imbottigliamento, trasporto, stoccaggio e distribuzione sono totalmente differenti. Alcune marche che investono maggiormente in pubblicità, fanno pagare l’acqua letteralmente a peso d’oro. Da questo breve confronto, oggettivamente si evince che l’acqua dell’acquedotto è nettamente più conveniente e più sicura.

Danni all’ambiente provocati dalla plastica

L’uso smoderato di plastica provoca tantissimi danni all’ambiente in cui viviamo, sia in maniera diretta che indiretta. La fase di produzione del PET richiede svariate risorse energetiche e provoca emissioni dannose nell’atmosfera. A quest’ultimi bisogna aggiungere anche i danni provocati dai mezzi di trasporto in fase di distribuzione.

Seppur questo materiale sia potenzialmente riciclabile, siamo ben lontani dall’avere dei numeri positivi a riguardo. C’è ancora tanto da lavorare per fare in modo che si attui una vera rivoluzione culturale nell’ambito dell’abbandono dei rifiuti. Moltissime delle bottiglie a fine vita utile vengono disperse nell’ambiente.

Qualcuno cerca di fare qualcosa

Sono tantissime le associazioni che si fanno promotrici di iniziative utili alla salvaguardia di quello che è la nostra prima casa, il pianeta. Tra le tantissime organizzazioni no profit che promuovono ammirevoli cause, quella che più ci entusiasma e della quale abbiamo sposato la causa è Clean Sea Life.

La mission di questa asscociazione è quella di ripulire il mare. Per farlo si avvale delle ormai migliaia di persone che tengono hanno aderito al progetto, non chiede nessun genere di donazioni, un impegno pratico particolarmente sostenibile da tutti.

Clean si Life, cosa fa?

Semplicissimo, aderire a Clean Sea Life richiede un piccolo compromesso con te stesso:


Mi impegno a:
– NON GETTARE e alcun tipo di rifiuto (inclusi i mozziconi di sigaretta!) in mare, in spiaggia – o in città!
– RACCOGLIERE qualche oggetto abbandonato durante una passeggiata, un’uscita in mare, una battuta di pesca o un’immersione, prima che si disintegri in frammenti impossibili da rimuovere
– RIDURRE l’uso della plastica usa&getta, RICICLARE e fare di più e meglio la DIFFERENZIATA


La promessa al mare presa dal loro manifesto.
http://Cleansealife.it

Non molto tempo fa questa associazione è stata la portabandiera nel contrastare la minaccia “dei dischetti di plastica in mare”. Dei dischetti bianchi venivano misteriosamente ritrovati spiaggiati in buona parte delle spiagge della costa centrale del Mar Tirreno. Un mistero presto svelato, dalla Capitaneria di Porto.

C’è stata una massiccia partecipazione da parte degli associati nel segnalare i vari punti dei ritrovamenti. Il corretto uso dei social network, ha permesso a Clean Sea Life di monitorare e tracciare con precisione i luoghi  oggetto colpiti. Di conseguenza hanno fornito i dati alle autorità le quali sono riuscite ad individuare prontamente la fonte del disastro ambientale.

Questa piccola parentesi è utile per sensibilizzare al fatto che grazie ai piccoli impegni presi in maniera sistematica da tutti si possono davvero dare significativi contributi al miglioramento della collettività.

Perché non si beve l’acqua del rubinetto?

Prima di parlare di depuratori d’acqua, cerchiamo di capire perchè non beviamo l’acqua di casa…

Abbiamo assodato che l’acqua che arriva in tutte le nostre case è potabile. Cerchiamo di analizzare alcuni dei motivi del perché non prendiamo in considerazione una risorsa sicura e a basso costo. I numeri sul consumo di acqua del rubinetto ci dicono che quasi sempre se ne tralascia l’uso per preferire un alternativa meno sicura, talvolta dannosa per noi e per l’ambiente.

Come in altri ambiti siamo purtroppo tutti oggetto di bombardamento mediatico. Anni di pubblicità riguardo alle miracolose proprietà dei più famosi marchi, ci hanno portato a pensare che sia la migliore scelta per la quale optare. C’è quella che fa fare tanta “Plin Plin”, quella che ha la “particella di Sodio” che gira nel bicchiere, quella che “snellisce”, da poco anche quella “essenziale” da bere la mattina. Troppi pochi esempi? Quella “dell’uccellino sul calciatore”, quella “altissimaaaa e purissimaaaa”… Insomma potremo fare centinaia di altri esempi! In ogni caso, sono tutte campagne perfettamente studiate per far si che nell’immaginario collettivo, scegliere l’acqua in bottiglia sia meglio.

L’acqua del rubinetto è buona?

In altri casi invece seppur l’acqua di casa è come detto sopra potabile, non è particolarmente gradevole al palato. L’aggiunta del cloro la rende microbiologicamente pura ma ne pregiudica la qualità gustativa. Durante il tragitto che la porta a casa nostra, tramite le tubazioni può farsi carico di detriti e sostanze dannose che ne minano la purezza.

Mi è capitato più volte di sentire da “gente super laureata” che l’acqua del rubinetto è sempre sicura! OK, l’ho già detto più volte che lo è…. Ma sempre? Da numerose analisi a campione svolte su tutto il territorio nazionale è emerso che possono essere presenti nell’acqua sostanze inquinanti tipo il rame, il piombo, i COV (Composti Organici Volatiti), le microplastiche, la ruggine ed addirittura l’arsenico.

Non ci vuole un analisi chimica per capire che a volte, specialmente nei periodi estivi, l’acqua che arriva a casa fa schifo! (passatemi il termine). Per essere sicuri sarebbe bene comunque filtrarla. Basta guardare il Video qui sotto per vedere come può uscire a volte l’acqua di casa. Questo video l’ho girato a casa mia, credo che comunque capiti un po ovunque. È vero non sempre, ma capita.

La buona notizia è che queste sostanza inquinanti possono essere efficacemente eliminate rendendo l’acqua che beviamo sicura al 99,99%.

È possibile rendere l’acqua del rubinetto sicura, con i depuratori d’acqua?

Come anticipato è possibile rendere l’acqua domestica gradevole oltre che sicura. Esistono in commercio centinaia di sistemi di trattamento dell’acqua utili a tale scopo. Spesso viene però fatta un po’ di confusione dovuta alla miriade di tipologie di questi sistemi. Talvolta alcuni di questi depuratori d’acqua vengono proposti dalle aziende come miracolosi, ad un’attenta analisi si rivelano però pressoché inutili se non controproducenti. Allo scopo di fare definitivamente chiarezza (come già fatto per i Purificatori d’Aria) analizzeremo le varie tipologie in commercio.

Terrorismo pscicologico sui depuratori d’acqua?

Questo genere di sistemi sono stati oggetto di diverse inchieste da parte di svariate associazioni di consumatori tipo Altroconsumo.it e ne hanno parlato anche trasmissioni televisive tipo Le Iene.

È stata presa in esame oltre che la reale validità del prodotto anche la metodologia di vendita “da terrorismo psicologico” messa in atto dalle aziende che li producono e da quelle che le distribuiscono.

Questo è uno dei fattori che fa fatto diffondere un’ingiustificata sfiducia verso tutti i tipi di sistemi di trattamento dell’acqua.

Depuratori acqua, quale tipologia di scegliere?

Analizzeremo alcune tipologie di questi sistemi, ne specificheremo le funzionalità e la reale validità. Mi è capitato spesso di trovarmi a rispondere a domande sul corretto utilizzo di questi vari dispositivi, proprio per questo mi sono accortO che c’è bisogno di fare chiarezza a riguardo.

I depuratori d’acqua per correttezza dovrebbero essere chiamati più precisamente “Sistemi di trattamento dell’acqua”… Lo abbiamo detto già sopra, l’acqua dei nostri rubinetti può essere già considerata pura.

Addolcitore acqua, NON depurano

Spesso viene considerato erroneamente come un sistema in grado di filtrare le sostanze inquinanti. Nulla di più sbagliato. Un addolcitore interviene sul calcare contenuto nell’acqua domestica. Attraverso l’uso di appositi sali interviene modificando la struttura chimica dell’acqua rendendola appunto più “dolce” (meno dura). Grazie a questo sistema viene definitivamente debellato qualsiasi rischio legato al calcare.

Come risaputo in molti casi l’acqua dura può provocare danni agli elettrodomestici, alle tubature e alla rubinetteria. In presenza di un addolcitore d’acqua l’utilizzo di anticalcare per effettuare le pulizie diventa quasi superfluo.

La durezza dell’acqua ad esempio incide anche sulla quantità di detersivi utilizzati per i lavaggi in lavatrice, più l’acqua sarà dura, maggiore sarà la quantità di detersivo da usare per un corretto lavaggio. Misurare correttamente la durezza dell’acqua è molto semplice, sono facilmente reperibili delle cartine rivelatrici che ci forniscono un dato oggettivo.

Tutti questi addolcitori vengono installati a monte dell’impianto idrico domestico e non pregiudicano l’installazione di altri tipi di sistemi per il trattamento utilizzati per migliorare la purezza dell’acqua.

Esempio di addolcitore d’acqua

Addolcitore d’Acqua W2B800 di Water2Buy

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Depuratore acqua ad osmosi inversa

Questi dispositivi utilizzano appunto il naturale fenomeno dell’osmosi. Quando due soluzioni acquose si trovano a contatto ed hanno una diversa concentrazione salina e vengono separate da una membrana semipermeabile avviene un passaggio dalla soluzione più diluita a quella più densa, fino al raggiungimento della stessa salinità. Questo processo si può invertire esercitando una pressione artificialmente prodotta in modo da ricreare l’esatto opposto, per questo viene detta osmosi inversa. Sfruttando questo meccanismo indotto, l’acqua viene privata delle sostanze inquinanti eventualmente presenti.

I depuratori ad osmosi inversa troverebbero un valido utilizzo nel caso si debba desalinizzare e potabilizzare acque marine, vengono spesso utilizzati infatti a bordo delle navi militari.

In un contesto domestico e per trattare l’acqua già potabile sono addirittura spropositati. Addirittura sono reputati controproducenti in quanto l’acqua deve contenere i sali minerali essenziali alla corretta idratazione dell’organismo umano. L’acqua demineralizzata potrebbe essere utile per svariati utilizzi, ma non per essere bevuta, specialmente per lunghi periodi.

Ai motivi precedentemente menzionati, si potrebbe ovviare scegliendo dei modelli avanzati che permettono di personalizzare la quantità di sali minerali rilasciato. Bisogna mettere in conto però i costi di acquisto al quanto elevati e gli elevati costi delle manutenzioni ordinarie che devono essere effettuate quasi sempre da personale tecnico qualificato.

Vengono installati in prossimità del lavello prescelto, per l’erogazione è possibile utilizzare un rubinetto aggiuntivo o un rubinetto a 3 vie.

Esempio di depuratore d’acqua ad osmosi inversa

Genius Osmy – Erogatore di acqua Osmosi Inversa

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Le caraffe filtranti

Una soluzione molto economica e pratica per trattare marginalmente l’acqua già potabile può essere rappresentato appunto dalle caraffe filtranti.

Una caraffa filtrante è caratterizzata da un contenitore e da un filtro ai carboni attivi, talvolta nei filtri sono presenti delle resine a scambio ionico. Ho preso in esame alcuni modelli, nessuno di questi indica la reale capacità filtrante espressa in micron.

Sicuramente sono meglio di niente e migliorano il gusto dell’acqua agendo sul calcare. Certo non si può dichiarare che sia la soluzione definitiva al problema. Le suddette caraffe possono arrivare al massimo a filtrare il 30% delle sostanze contaminanti presenti nell’acqua.

Esempio di caraffa filtranti

BRITA Kit Marella con 3 filtri MAXTRA

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Depuratore acqua a microfiltrazione

Il depuratore d’acqua a microfiltrazione, rappresenta a mio avviso la migliore soluzione attuabile per essere sicuri al 99,99%.

La soluzione che ho scelto per casa mia.

Non intervengono sui Sali minerali presenti, sono formati solitamente da un pre filtro in grado di fermare le particelle più grandi e un filtro al carbone attivo.

Sono solitamente dotati di una lampada UV che si attiva al passaggio dell’acqua per scongiurare la presenza di ogni tipo di batteri e microorganismi.

In questo caso siamo in grado di valutare in fase di acquisto anche in base a quanti micron riesce a filtrare il depuratore d’acqua. Quello più performante (il più venduto al mondo) riesce a fermare impurità anche di 0,2 micron.

Esistono modelli in grado di gasare e di raffreddare l’acqua trattata. Rispetto ai sistemi ad osmosi inversa sono molto più economici. Molti non necessitano di interventi da parte di personale tecnico specializzato per la manutenzione e la sostituzione dei filtri.

La manutenzione richiesta è praticamente quasi nulla, bisogna sostituire i filtri regolarmente, in base alla durata. Quello che utilizzo a casa mia va sostituito ogni 5000 litri di acqua. Inoltre è semplicissimo da istallare.

Per sapere di più sui depuratori acqua a microfiltrazione

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Depuratori acqua, se ne può fare a meno?

Certamente si. Se si è sicuri dell’acqua e della qualità delle tubature, assolutamente si. Questo articolo comunque è adatto per chi già compra l’acqua delle bottiglie di plastica. Per chi si sente già sicuro con l’acqua del proprio rubinetto e la utilizza di già, non serve.

Come visto, i depuratori d’acqua sono una validissima alternativa per ridurre drasticamente il consumo e l’abuso delle bottiglie di plastica in PET.

A mio avviso dovrebbe essere incentivato l’acquisto di questi tipi di sistemi di purificazione.

Oltre ad avere dei benefici in termini di qualità ci sono tantissimi altri motivi per prenderli in considerazione. Vogliamo mettere la comodità del non avere ingombro di casse di acqua in casa, della spesa più leggera, del produrre meno spazzatura… Ci sono anche dei benefici in termini economici, basta davvero poco tempo per ammortizzare l’acquisto di un sistema di trattamento non comprando più acqua in bottiglia.

Capisco che ci sia difficilissimo scegliere tra i tantissimi modelli di depuratori d’acqua in commercio. Sono diverse le fasce di prezzo e le tipologie esistenti.

Proprio per questo mi metto a disposizione per chiunque voglia chiarimenti sul tema dei depuratori d’acqua.

In base alla mia esperienza diretta con questo tipo di sistemi vi posso consigliare durante la scelta. Sono tantissime le persone che mi scrivono per ricevere consigli riguardo agli acquisti di oggetti tecnologici di vario genere.

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