Superare l’ansia: le strategie

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E’ proprio vero che non è possibile scappare dai nostri pensieri. Evitare le situazioni che temiamo, infatti, alimenta il circolo vizioso che ci tiene imprigionati nella sensazione “soffocante”, tipica dell’ansia. La prima cosa da fare per superare l’ansia è pensarla come una parte di noi che non riusciamo ad esprimere in modo funzionale; essa ci porta un messaggio offuscato e non possiamo far altro che accettarlo ed imparare ad “ascoltarlo”.

Superare l’ansia: le cose da sapere

Esistono diversi modi per affrontare e superare l’ansia. Due però sono le regole fondamentali che possiamo imparare per controllare e comprendere i sintomi ansiosi.

Regola N°1: Riconoscere i pensieri per liberarcene

I pensieri che caratterizzano la nostra quotidianità sono innumerevoli e, molti di loro, creano una ragnatela che ci aggroviglia e dalla quale diventa complicato uscire. Così, più pensiamo a “come fare”, più non riusciamo a liberarcene.

In termini tecnici, si parla di fusione: abbiamo l’abitudine di fonderci con i nostri pensieri dannosi sino a credere che non esistono soluzioni se non quella di accettare “passivamente” l’angoscia legata ad essi.

Dunque, la prima regola è quella di comprendere e riconoscere i pensieri che non ci procurano benessere. A tal fine, dobbiamo allenarci alla defusione: bloccare il rimugino che viaggia libero dentro di noi e concentrarci sul presente dando un significato al sintomo. Tutto accade per una ragione!

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Regola N°2: Bloccare i sintomi ansiosi con la respirazione

Uno dei comportamenti più comuni quando proviamo un’intensa ansia è ciò che, in termini tecnici, viene definito “iperventilazione”.

In altri termini, quando sperimentiamo picchi di ansia e panico abbiamo un eccesso di respirazione che sembrerebbe aiutarci a gestire quei momenti di forte intensità. Tuttavia, il reale effetto dell’iperventilazione peggiora i sintomi di panico e gli attacchi di ansia. Perciò, inconsapevolmente a mal respirare destabilizzando l’equilibrio necessario tra ossigeno e anidride carbonica.

A tal proposito, possiamo imparare a controllare l’angoscia legata al momento di picco ansioso attraverso la tecnica della lenta respirazione. Per mezzo di essa apprendiamo ad essere consapevoli di come respiriamo in tutte le situazioni di allerta.

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La tecnica prevede di mettere uno “stop” appena giungono i pensieri ansiosi, sedersi o sdraiarsi. Conseguentemente, possiamo cominciare ad inspirare ed espirare per la durata di circa 3 secondi. Nel frattempo, dobbiamo allenarci all’autoconsapevolezza che l’ansia è uno stato transitorio e, in quanto tale, appartiene ad un preciso istante.

Non c’è nulla che non si possa superare se lo si desidera. La nostra vita è per noi un’esperienza nella quale tutto ciò che ci appare impossibile si trasforma in possibilità se ci crediamo.

Si riesce sempre nelle cose in cui si crede!

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Dr.ssa Simona Campanella
Dr.ssa Simona Campanellahttps://esisterebene.it/simona-campanella-psicologa-siena/
Psicologa Clinica, vivo a Siena. Mi occupo prevalentemente di valutazione diagnostica, sostegno psicologico ad adulti, bambini e adolescenti. Esercito la mia professione in zona ma anche tramite Consulenze online in tutta Italia. Da sempre, intendo la mia professione come una risorsa da offrire all’altro per dare la possibilità di diventare più consapevoli di se stessi. Elaboro percorsi specialistici individualizzati in base alle esigenze della singola persona. Mi occupo di valutazione psicodiagnostica e trattamento di supporto ad adulti, bambini, coppie e famiglie. Nell'ambito dei disturbi dell'alimentazione, sono istruttrice di Mindful Eating secondo il protocollo MB-EAT (Mindfulness Based-Eating Awereness Training). L’approccio terapeutico che prediligo è quello ad orientamento cognitivo-comportamentale, una Psicoterapia scientificamente fondata e che aiuta a mettere in relazione emozioni, pensieri e comportamenti. Inoltre dedico la mia professione con grande passione nell’ambito della Disabilità; infatti, da diverso tempo mi occupo di favorire l’integrazione sociale attraverso azioni interattive che restituiscono alla persona disabile il ruolo di cittadino attivo.

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