Diventare mamma

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Qualche giorno fa è ricorsa la festa della mamma. Si festeggia la sua tenacia, il suo mordente verso il coraggio che tenta di infondere ai propri figli. Il desiderio di avere un figlio e di diventare mamma appartiene a gran parte delle donne che nutrono una grande aspettativa intorno a questo evento. Quand’è il momento esatto in cui si diventa madri?


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A dire il vero, dal momento in cui si desidera un figlio e lo si percepisce come qualcuno che ci appartiene a cui infondere amore e protezione, si sperimenta il senso di cosa può accadere dentro di noi e nella nostra vita con l’arrivo di un bambino. Il periodo gestazionale, ancora di più, è un momento di grande delicatezza in cui avvengono dei cambiamenti importanti legati all’immagine corporea, alle abitudini di vita e alle nuove sensazioni che si instradano e che risultano nuove, sconosciute.

Successivamente, dopo il parto, si comincia ad instaurare un rapporto affettivo con il proprio bambino “reale” e non più ideale. Prende forma una nuova identità: il senso dell’essere madre (Stern, 2000).

Dopodichè, cominciano a prendere il sopravvento una serie di interrogativi che coinvolgono gli aspetti emotivi e psicologici che comporta l’ essere mamma. Di recente, una mia paziente in gravidanza, ha condiviso con me il suo timore rispetto alla sensazione di sentirsi inadeguata e alla paura di fallire: “Sento forte il senso della mia responsabilità verso il bambino. Chi mi assicura che sarò in grado?”

Imparare ad essere una mamma tranquilla, è un percorso che si struttura momento per momento. Di conseguenza, diventare mamma è un processo di apprendimento che avviene con l’esperienza. In tal modo, più sarà alta l’aspettativa che una volta arrivato al mondo il nostro bambino dovremmo sapere  immediatamente come fare la mamma, più sarà forte l’angoscia di non riuscire ad essere quello che ci aspettiamo.

Le strategie della “ mamma tranquilla”

Per sapere come prenderci cura del nostro bambino, occorre del tempo, affinchè un po’ alla volta  possiamo imparare a conoscerlo e perché, allo stesso modo, lui impari a conoscere noi e ad acquisire familiarità con il mondo circostante.

1. Impara a pensare con tranquillità

Pensare di non riuscire a consolare il proprio bambino e, di conseguenza, sentirci preoccupate che possa essere infelice è un pensiero ricorrente e che, in quanto tale, fa parte del bagaglio emotivo che un’esperienza simile porta con sé. Prima di tutto, acquisire consapevolezza dei pensieri che ci turbano e considerarli temporanei. Quindi, potrebbe essere utile allenarsi a scrivere i pensieri negativi per rivederli in modo tale da metterli in discussione e si possa osservare che, non sempre, sono ragionevoli. Nella maggior parte delle volte, possono essere frutto del timore di “non riuscire” a fare la mamma.

2. Comunica con tranquillità

Diventare mamma comporta una ridefinizione non solo del rapporto di coppia ma, anche di tutte le relazioni più vicine. Le persone di riferimento, infatti, affrontano un percorso di adattamento alle nuove priorità di una neo-mamma. Può accadere che ci si possa sentire sopraffatte dalle richieste di attenzione e che si sperimenti un certo senso di colpa per non riuscire a soddisfarle e, probabilmente, anche di sentire di non essere comprese. Può essere utile, in tal caso, esprimere in modo diretto e assertivo le proprie necessità e le proprie preoccupazioni. Comunicando i propri bisogni, riusciremo a sentire di non essere soli.

3. Sentiti libera nelle tue decisioni

In questo percorso può risultare difficile dover prendere delle decisioni e fare delle scelte che vanno ben oltre noi stesse. In questo caso, sentiamo di avere la responsabilità delle conseguenze di scelte che influiscono non solo noi ma, anche il nostro bambino, il partner, il datore di lavoro, la famiglia. La cosa utile da fare è quella di individuare e puntare all’obiettivo considerando diverse soluzioni. Il buon senso di mamma presuppone che le nostre decisioni, automaticamente, siano fatte in funzione del benessere del nostro bambino. Non dimenticate però che, una mamma tranquilla porterà serenità anche a suo figlio. Perciò, rispondete ai vostri bisogni!

Diventare mamma e sentirsi tale è un’esperienza assolutamente unica ed incredibile. Talvolta, può accadere che certi stati d’animo, pur essendo presenti in ogni maternità, possono trasformarsi in un profondo disagio psicologico, definito depressione post partum. Per queste ragioni, è utile non sottovalutare determinati momenti di angoscia e tristezza.

Parlatene, sempre.

“Nel momento in cui nasce un bambino, nasce anche la madre. Prima non esisteva. Esisteva la donna, non la madre.
Una madre è qualcosa di assolutamente nuovo.”


(Rajneesh)

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Dr.ssa Simona Campanella
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Psicologa Clinica, vivo a Siena. Mi occupo prevalentemente di valutazione diagnostica, sostegno psicologico ad adulti, bambini e adolescenti. Esercito la mia professione in zona ma anche tramite Consulenze online in tutta Italia. Da sempre, intendo la mia professione come una risorsa da offrire all’altro per dare la possibilità di diventare più consapevoli di se stessi. Elaboro percorsi specialistici individualizzati in base alle esigenze della singola persona. Mi occupo di valutazione psicodiagnostica e trattamento di supporto ad adulti, bambini, coppie e famiglie. Nell'ambito dei disturbi dell'alimentazione, sono istruttrice di Mindful Eating secondo il protocollo MB-EAT (Mindfulness Based-Eating Awereness Training). L’approccio terapeutico che prediligo è quello ad orientamento cognitivo-comportamentale, una Psicoterapia scientificamente fondata e che aiuta a mettere in relazione emozioni, pensieri e comportamenti. Inoltre dedico la mia professione con grande passione nell’ambito della Disabilità; infatti, da diverso tempo mi occupo di favorire l’integrazione sociale attraverso azioni interattive che restituiscono alla persona disabile il ruolo di cittadino attivo.

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