La ricerca del posto fisso è diventata spasmodica e chi desidera raggiungere questo traguardo ha ben poche prospettive di arrivarci.
La situazione lavorativa attuale mostra un quadro che non ha nulla di positivo e ad oggi, così come dieci anni fa, il numero degli occupati rimane lo stesso: sono infatti 23 milioni i lavoratori che continuano ad avere un’occupazione fissa, un trend dovuto non tanto ad una realtà rimasta immutata ma piuttosto ad alcuni fattori che ne hanno determinato lo stallo.
La crisi iniziata proprio nel 2008 ci fa capire come è cambiato il lavoro nel corso degli anni: al crollo del mercato del lavoro, avvenuto nel 2009, si aggiunge un tasso di disoccupazione giovanile altissimo, che nei giovani di 25/30 anni si attesta dall’11% al 21,4% e la scomparsa di alcune professioni.
Sono scomparsi, ad esempio, gli agenti di viaggio e con l’avvento dell’e-commerce è cambiato radicalmente il sistema di vendita e acquisto, ma sono fuori da ogni possibilità di lavoro anche operai non specializzati, senza preparazione specifica, commessi che non conoscono lingue straniere e tutti coloro che non hanno una preparazione specifica in un determinato settore.
Anche i contratti sono cambiati e sono più quelli a termine che quelli indeterminati, con un picco di occupati part-time che è cresciuto in dieci anni quasi del 5%. Trovare un posto fisso è davvero molto difficile e l’avvento di nuove professioni in rete sta sempre più prendendo piede.
Nuove opportunità di lavoro in rete
Se da un lato con la crisi sono scomparse alcune professioni, dall’altro ecco profilarsi nuove opportunità di lavoro in rete grazie alla tecnologia.
Molto diffusi sono i freelancer, autori che scrivono per il web e che si occupano dei temi più svariati, dalla cronaca al gossip ma anche di argomenti come estetica, medicina, fitness e tanto altro, costituendo una base importante per riempire i blog e aiutare chi li gestisce a rinnovarli.
Altre figure molto richieste dalla rete sono i tecnici programmatori, addirittura introvabili, gli analisti e progettisti di software e tecnici esperti in applicazioni, quest’ultima una figura che prima non esisteva ma che con l’avvento di internet si rivela fondamentale.
Da consumatori a prosumer
Una delle figure che sta emergendo sempre più è quella del Prosumer: oggi non siamo più i consumatori passivi di un tempo e da consumer ci siamo evoluti e siamo diventati Prosumer.
La figura indica un soggetto che da passivo è passato ad attore attivo, ovvero fruitore e produttore al tempo stesso delle informazioni e in grado di influenzare il processo di acquisto di una platea di persone che diventa sempre più vasta grazie al web.
Questa figura emergente è in grado di far muovere montagne di denaro e grazie alla sua esperienza le persone sono spinte ad acquistare i prodotti che ha personalmente sperimentato. Tramite le recensioni online chi deve acquistare un prodotto capisce se è valido o meno e la potenza della diffusione dei social network aumenta le probabilità di acquisto.