Il fenomeno della resistenza agli antibiotici è sempre più diffuso e sta cominciando a far preoccupare seriamente, soprattutto in seguito ad alcune affermazioni, come quella fatta dall’OMS, che lo considera “una delle minacce più serie per la salute pubblica globale del nostro tempo”.
La resistenza agli antibiotici in molti batteri, anche i più comuni, rende inefficaci molti farmaci e infezioni comuni come la polmonite, un tempo risolte con la penicillina, e la cistite, non sono più curabili con gli antibiotici orali ed è necessario ricorrere ad antibiotici iniettabili.
Oggi sono a disposizione oltre quindici classi di antibiotici, la maggior parte dei quali sono stati sviluppati prima del 1968, ma da allora poche sono state le innovazioni. L’ultimo antibiotico commercializzato in Europa, nel 2012, è quello contro le infezioni ospedaliere dovute agli stafilococchi resistenti alla meticillina (MRSA), ritenuto inefficace proprio dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Batteri pericolosi e opinioni degli esperti
Tra i sorvegliati speciali ci sono anche altri come Escherichia coli, responsabile di infezioni del tratto urinario e setticemie, Staphylococcus aureus, responsabile di infezione a ferite e può trasmettersi al sangue, Klebsiella pneumoniae, causa di polmoniti e setticemie e altri batteri enterococchi responsabili di diarrea e infezioni trasmesse dal cibo.
Sono molti gli scienziati che pensano come il fenomeno della resistenza agli antibiotici non sia risolvibile, o perlomeno che non vi sia una unica soluzione, ma occorrono delle strategie combinate mirate a combatterla per ottenere dei risultati.
Tra le proposte vi è quella di rinforzare le molecole esistenti con adiuvanti immunologici che rendano nuovamente suscettibili i microbi resistenti e ricercare nuovi composti antibatterici.
In sperimentazione ci sono nuove molecole, tra cui una contro Pseudomonas aeruginosa, responsabili di polmoniti diffuse in ospedale. Questa ricerca è però ancora in via di sviluppo, mentre per la resistenza batterica agli antibiotici carbapanemi, ritenuti importanti per diversi tipi di infezione, non ci sono ancora novità.
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Cause della resistenza agli antibiotici
Gli esperti sostengono che la causa primaria della resistenza agli antibiotici è il loro uso prolungato o perfino errato, in quanto molto spesso vengono utilizzati quando non servono, ma in realtà le cause possono essere tante.
In alcuni casi dipende dalle caratteristiche strutturali dei batteri e spesso il meccanismo dell’antibiotico, che in genere agisce nell’organismo distruggendo la parete batterica durante il suo proliferarsi, non funziona.
I motivi possono dipendere o da una mutazione del patrimonio genetico del batterio, o dal trasferimento di materiale genetico da parte di un microrganismo in un altro batterio, ma può anche accadere che il batterio elimini il farmaco. In questi casi il farmaco non riesce a penetrare correttamente e si rivela inefficace.
Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che la resistenza dei batteri può essere dovuta alla presenza nell’organismo di ormoni dello stress, che impediscono all’antibiotico di agire con efficacia.
Le infezioni che si sviluppano in ambiente ospedaliero possono trasmettersi tra pazienti e dare origini a vere e proprie epidemie. Inoltre, i ceppi resistenti possono essere trasmessi dagli animali, attraverso cibo contaminato. In base ad uno studio recente, i microrganismi portatori di geni per la resistenza agli antibiotici sono in gran numero e sono diffusi ovunque, dall’acqua del mare all’intestino degli animali al suolo.
Cosa fare per far fronte a questo problema
La resistenza agli antibiotici causa una diminuzione delle terapie disponibili per trattare le infezioni e non si può fare nulla per superare questa resistenza. Tuttavia, ci sono delle precauzioni che possono aiutare a prevenire questo problema: ad esempio, prima di prendere gli antibiotici, è sempre consigliabile chiedere il parere del medico, che può prescrivere l’antibiotico giusto contro i batteri responsabili di infezione.
Un utilizzo appropriato e consapevole degli antibiotici è fondamentale per non avere conseguenze negative, per cui è importantissimo seguire in maniera corretta la posologia indicata dal medico.
Inoltre, è preferibile evitare l’assunzione di antibiotici ad ampio spettro nel caso si tratti di infezioni virali come un leggero raffreddore o influenza e non assumerlo subito ma solo in caso di infezione batterica e se prescritto dal medico.
La scelta dell’antibiotico mirato ad una specifica infezione è fondamentale per combattere il batterio che l’ha causata e quindi è utile eseguire degli esami batteriologici per identificare il ceppo batterico responsabile.
Aumentare le difese immunitarie
Un altro modo per diminuire la resistenza agli antibiotici è quello di aumentare le difese immunitarie con vitamina C ed altre erbe tipo Echinacea, Rosa canina, Equiseto, Curcuma domestica e altre erbe efficaci per ripristinarne la loro ottimale funzionalità.
Ottima fonte di vitamina C sono gli agrumi e assumerne un grammo al giorno protegge da virus e batteri e riduce la durata delle infezioni. Avere un sistema immunitario più attivo ed efficiente favorisce l’azione degli antibiotici e consente quindi di curare meglio infezioni virali come raffreddore, influenza, herpes e altri disturbi.
Alcuni video per sapere di più sulla Vitamina C, l’Echinacea e Curcuma
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Evitare le carni provenienti da allevamenti intensivi
E’ importante anche evitare carni da allevamenti intensivi: infatti, la modernizzazione zootecnica ha fatto un abuso spropositato degli antibiotici, somministrati tramite erbicidi, stimolatori della crescita, larvicidi e ormoni artificiali.
Da oltre 20 anni l’abuso di antibiotici in zootecnia è all’origine del fenomeno della resistenza ed è un fattore che preoccupa moltissimo gli scienziati perché ad oggi si sono sviluppati batteri pericolosi resistenti a tutti i trattamenti farmacologici. Preferire carne proveniente da allevamenti biologici è senz’altro la soluzione migliore in quanto non è permesso usare gli antibiotici.
Mettendo in atto queste soluzioni preventive si può ridurre la resistenza agli antibiotici e i farmaci agiscono meglio e consentono di guarire dalle infezioni.
Altri spunti utili li potrai trovare in [su_button url=”https://esisterebene.it/blog”]Consigli per Esistere Bene[/su_button]